La Roma surclassa il Milan, vorrebbe guardare alla Juve prima in classifica, ma poi capisce che è meglio occuparsi del Napoli, che a un solo punto di distanza, potrebbe rubarle il futuro (leggi posto sicuro in Champions).
Quella vista a San Siro è stata una gran squadra, come spesso si è visto quando non si era in presenza di un crocevia della stagione. Malgrado l’1-1 della Juve con il Toro e la conseguente possibilità di erodere un paio di punticini, quella di “San Siro” era una gara che valeva “solo” per il secondo posto. E Spalletti in più di una conferenza stampa ha detto che l’obiettivo era un altro. Più prestigioso.
Detto dello show della Roma, che ha risposto al Napoli e della Juventus che ha pareggiato al 92’ contro un Toro che stava per celebrare una vittoria storica, lo sguardo si volge alla “non” lotta per il sesto posto. Milan, che ha un vantaggio di tre punti, Inter e Fiorentina, marciano a un passo lentissimo, sconfortante.
Il Milan che a “San Siro” aveva appena perso con l’Empoli, ne becca quattro dalla Roma, mentre l’Inter celebra la quinta sconfitta nelle ultime sette partite (con il Genoa che nel 2017 aveva conquistato “addirittura” 7 punti). Ovvio che i giocatori si impegnino e che le società vogliano l’Europa League (attrae i calciatori da acquistare), ma il passo è impercettibile. Pure la Fiorentina che si lamenta per qualche decisione arbitrale, da Reggio Emilia esce con un 2-2 che poteva essere qualcosa in più.
La quart’ultima giornata ha regalato le vittorie di Genoa, Empoli e Crotone che hanno animato il fondo classifica. Tardi per il Crotone, ma anche a Empoli e Genova, per la prossima stagione, un esame di coscienza per la prossima annata va fatto. Il Palermo, invece, ha conosciuto in via ufficiale ciò che sapeva da tempo: è giustamente in B.