Un punto in due partite. Una volta raggiunta, l’altra rimontata e sconfitta. Due rigori falliti dalla “Joya” che qualcuno ha più volte accostato a Messi. La Juventus sembra non essere più lei. Il Napoli ne approfitta per volare a +5, la Lazio per raggiungerla in attesa del derby di Milano che potrebbe consegnare all’Inter il secondo posto in solitaria.
Ma cosa succede ai bianconeri? Gli invincibili, i sei volte campioni d’Italia si sono trasformati in un manipolo di mortali che conoscono il significato della parola “crisi” oppure, aggiungendo pure la batosta di Barcellona, la Juve è semplicemente meno forte della scorsa stagione? E lo fosse pure di quella della stagione precedente?
Fino a ora, sono trascorse otto giornate di campionato, ma è stata pure giocata la SuperCoppa e sono andati in archivio due turni dei gironi di Champions, la squadra degli anni scorsi si è vista solo a tratti, mentre i neoacquisti non sempre hanno convinto. Se Matuidi è entrato nel cuore del gioco, non altrettanto si può dire di Douglas Costa (che avrà pure fatto gol alla Lazio), ma è troppo discontinuo, mentre Bernardeschi si è trasformato in un panchinaro.
Per tradizione, la Juventus non rimane inerme davanti alle sconfitte, ma il pareggio di Bergamo e la sconfitta contro la Lazio (lo “Stadium” era imbattuto da 783 giorni) sono dei campanelli d’allarme da non sottovalutare. Perché nel frattempo il Napoli vola…