E due! Era solo scaramanzia: impossibile che la Juventus, quella destinata a entrare nella leggenda, non battesse il Crotone e conquistasse il sesto scudetto consecutivo. Impensabile e impossibile. Questa è una squadra senza punti deboli, l’avevamo scritto prima che iniziasse la stagione e prima di assistere a una gara vera; vedendo come Massimiliano Allegri la plasmava partita dopo partita le impressioni si sono confermate tutte.
Questa Juventus non so se sia la più forte delle sei che hanno vinto lo scudetto, questa però è la Juve più consapevole e, nel calcio di oggi, la consapevolezza è ancora più importante della tecnica e della tattica!
Perché? Perché giocando ogni tre giorni e senza potersi allenare secondo i crismi della “vecchia” dottrina, la consapevolezza arriva laddove non ti porta la condizione o non ti spinge la tecnica.
Dire che la difesa sia invalicabile non ha i crismi dell’originalità; dire che gli esterni siano tra i migliori al mondo è quasi banale. Ora che il centrocampo ha trovato la quadratura con Pjanic disposto rinunciare a qualche gol per fare il regista, i punti deboli non si trovano.
Anche perché Cuadrado e soprattutto Mandzukic sulla sinistra sono due armi uniche: il primo spacca le partite e dilania gli avversari, il secondo è qualcosa di unico, perché non si è mai visto un centravanti di 190 centimetri fare quello che fino a qui ha fatto “Marione”.
La definizione di Dybala e Higuain la lascio a voi.
Oggi hanno vinto i più forti. E’ giusto così.