La serata di Champions è già alle spalle. Il presidente Agnelli, Nedved, Marotta e Paratici stanno già pensando a come arrivare a Kiev, sede della finale 2018.
Come sempre si ragionerà in maniera lucida, fredda e senza sentimentalismi. Per questo Leonardo Bonucci, che dopo la lite di febbraio, con Allegri ha firmato una tregua, non la pace, sembra essere prossimo alla partenza. Lo vogliono il Chelsea e il Manchester City, due club che quando desiderano un giocatore abitualmente non lesinano sterline. Alla Juventus, poi, l’insubordinazione è un “reato” che spesso è stato punito con la cessione, quindi…
Chiellini e Barzagli potrebbero rimanere, a patto che non si lamentino se in campo ci andranno altri, mentre se il ginocchio di Marchisio non tornerà quello pre infortunio, anche il “principino” è destinato a lasciare. Un punto di domanda anche per Sami Khedira, che nella seconda parte di stagione ha reso meno che nella prima.
Il mercato della Juventus, comunque vada, non sarà parco: 130 milioni dalla Champions, una novantina dai diritti tv della Serie A, più gli introiti delle cessioni.
Che cosa serva per arrivare a Kiev (oltre a un pizzico di fortuna) alla dirigenza è chiaro: un nucleo formato da almeno 16 grandi giocatori, che possano intercambiarsi senza pregiudicare l’esito delle gare di campionato. Perché si pensa alla Champions, ma non si dimentica il settimo scudetto.