Stappata la prima bottiglia di champagne. La Juventus vince la Coppa Italia e dimostra ancora una volta che quando decide di giocare, in Italia non ha rivali. La Lazio, che sullo 0-0, ha colpito un palo con Keita, nel primo tempo è stata annichilita il gol di Dani Alves e il tocco di Bonucci sono solo stati la conseguenza di una conseguenza disarmante.
Simone Inzaghi, prima ha cercato di limitare gli avversari, poi quando si è trovato sotto di due gol, ha inserito Felipe Anderson a dare più peso all’attacco, più soluzioni a Keita e Immobile, ma tutto è stato inutile. La Juve, prima della storia, ha vinto la Coppa Italia per la terza volta consecutiva.
E allora, ancora volta, la prestazione va analizzata in chiave Champions. A Cardiff sarà il caso di non concedere la prima palla-gol agli avversari, come accaduto contro Monaco e Lazio, ma vista la Juve siamo certi che se dovesse segnare per prima, trequarti della Coppa sarebbe già sull’aereo che atterra a “Caselle”.
La soluzione Dani Alves esterno alto, ancora una volta si è dimostrata geniale: la difesa è più solida e l’attacco non perde nulla perché il brasiliano è imprendibile, regala dribbling da urlo. E poi uno che ha giocato 30 finali e ne ha vinte 27 in campo ci deve andare sempre. Siete d’accordo?