Dopo la vittoria di San Siro con l’Inter e lo scivolone del Napoli in casa dell’Atalanta, la corsa al secondo posto sembrava chiusa. In ascesa la squadra di Spalletti; con il fiato corto quella di Sarri.
Una sensazione, quella del momento di difficoltà, vissuta pure da chi ha avuto il privilegio di assistere in campo alla partita di Coppa Italia. Soprattutto nel secondo tempo i giocatori del Napoli erano costantemente in ritardo sulle giocate della Juventus. Non un buon segnale alla vigilia della gara con la Roma e “della madre di tutte le partite”, al San Paolo contro il Real Madrid.
La vittoria della Lazio nel derby, invece, ha demolito le certezze di Spalletti e di una squadra che con il 3-4-3 con Nainggolan sul centro-sinistra sembrava diventata solida e imbattibile. E, mentre tutti noi pensavamo che gli imprescindibili fossero altri, è bastato che calasse il rendimento di Fazio per vedere una squadra nuda. Sconfitta due volte, prima dalla Lazio, poi dal Napoli.
È evidente che la doppietta di Mertens abbia consegnato il sesto scudetto consecutivo alla Juventus (sulla vittoria dei bianconeri non abbiamo mai nutrito dubbi), ma è anche evidente che il successo del Napoli rimetta in corsa anche Atalanta e soprattutto Inter.
Quali possano essere invece le ripercussioni sulla prossima “eurosettimana” non è facile a dirsi. Il Real è stato fischiato contro il Las Palmas, si è subito rifatto contro l’Eibar, ma non è al massimo della condizione. Mentre contro il Lione, la Roma deve fare attenzione, un altro tracollo non sarebbe digerito dalla tifoseria.