Il tempo delle parole è finito. Finalmente, il campo torna protagonista. Nulla di assolutamente epocale, ma in tempi di carestia anche la Coppa Italia non è assolutamente da disprezzare. E, a rendere gli ottavi di finale della Coppa nazionale un po’ più appetibili del solito, ci ha pensato il sorteggio che obbligherà il Milan a giocare a Genova contro la Sampdoria, la Fiorentina in trasferta a Torino e l’Atalanta a Cagliari. Apparente routine per gli altri match.
Fino allo scorso anno, negli ottavi giocava in casa la squadra meglio piazzata nella stagione precedente, ora non è così e su qualche partita è stato spruzzato un po’ di sale. Ma attenzione, perché chi a lungo ha evocato il sorteggio o l’inversione dei campi ora non ha più la possibilità di nascondersi dietro a un dito: in campo devono andare le squadre migliori, quelle che verrebbero in campionato, dove i tre punti valgono ben più dell’ossigeno.
La Lega si è impegnata a dedicare un week-end alla Coppa Italia, la Rai ha speso soldi pubblici per trasmetterla. Ora la devono onorare società, allenatori e giocatori.