Non si arrabbino i tifosi di Napoli e Inter, ma l’ultima giornata ha regalato due verdetti giusti. Ineccepibili. Napoli fuori dalla Champions, Inter senza Europa. C’era più di una speranza per il Napoli, solo un 1% per i nerazzurri, ma il “Dio del calcio” ha giustamente detto no.
Non può arrivare terzo chi, negli ultimi due mesi, ha perso tutte le partite da vincere, non ha dimostrato carattere, ha fallito ogni volta che serviva un po’ di personalità per dimostrare che il progetto non poggiava sulla sabbia. Bello dalla cintola in su, il Napoli aveva piedi d’argilla (cioè una difesa fragile). L’Inter, invece, è giunta ottava, una sconfitta della Samp oppure un pareggio il sabato precedente contro il Genoa, avrebbero regalato il passaporto con l’Europa. Ma se ti chiami Inter, in casa vinci 7 partite su 19, perdi con Cagliari e Udinese, pareggi con Verona, Parma, Chievo e Cesena (a prescindere dall’allenatore) non meriti di giocare l’anno successivo con le migliori d’Europa.
“Dio del Calcio” severo e giusto con il Milan, che ad agosto farà un bagno di umiltà chiamato terzo turno di Coppa Italia.