Come la Roma sabato nel derby, anche il Milan rivede la luce. E lo fa contro il Sassuolo che vincendo avrebbe superato il Napoli e conquistato il secondo posto in classifica.
Il 4-1 finale è un risultato largo nel punteggio, perché prima della goleada del Milan, la squadra di De Zerbi è andata vicinissima al gol del vantaggio. Assente Higuain, con Cutrone non al cento per cento, Gattuso ha scelto un tridente leggero: Suso-Castillejo-Calhanoglu, per non dare punti di riferimento alla difesa della squadra di casa. La mossa non ha pagato subito (Di Francesco si è visto anticipare sulla riga da Abate), ma quando Kessie ha sbloccato la partita a poco dalla fine del primo tempo, Suso ha fatto impazzire la difesa.
Milan promosso, ma non con lode: dopo aver segnato la terza rete e subito il gol dell’1-3, i rossoneri si sono lasciati schiacciare dagli avversari. Hanno mostrato il braccino e hanno rivisto i fantasmi delle rimonte subite nelle gare precedenti. Di certo, però, questa era la partita più difficile del trittico che comprendeva anche Atalanta ed Empoli.
Vorremmo dedicare anche due righe agli arbitri: prima dell’inizio della stagione, Nicola Rizzoli il designatore aveva pubblicamente lodato la sua squadra per l’utilizzo del Var nella scorsa stagione. Percentuale d’errore risibile (vicina all’1%), ma quest’anno le cose non vanno come era lecito augurarsi. E, forse è il caso di iniziare a mettere in castigo quei fischietti che non fanno uso del supporto tecnologico. O meglio ancora: ci sarebbe da spiegare loro che o arbitrano come impone il nuovo corso oppure la via del prepensionamento l’hanno già imboccata. Piaccia o meno, il futuro prevede un utilizzo sempre importante della Var. E gli arbitri si devono adeguare!