Alla fine, ma proprio alla fine, ha vinto chi ha osato di più. E di solito chi osa di più, merita di vincere! Il gol di Icardi al 92’ su cross di Vecino, complice uno scivolone di Musacchio e un’uscita senza senso di Donnarumma ha fatto esplodere “San Siro”, perché a giocare in casa era la squadra di Spalletti e il neroazzurro era predominante nel colpo d’occhio.
Inter-Milan il derby, è stata una partita bella e divertente, ben arbitrata con Guida che ha fischiato poco, una sorta di messaggio: “Giocatevela, perché tutti vi stano guardando”. Così è stato: se la sono giocata senza isterismi, senza proteste e senza sceneggiate, cercando un gol che sembrava non arrivare mai. L’Inter è parsa più compatta, meglio disposta in campo, più pronta a colpire, il Milan ha abbandonato Higuain al suo destino, con Suso che si è acceso a intermittenza. L’infortunio a Nainggolan, l’ingresso di Borja Valero, play aggiunto a un Brozovic in costante ascesa, l’Inter che cambiava pelle con un unico obiettivo: attaccare, cercando di non rischiare.
Il Milan, invece, non è riuscito a mettere in mostra il gioco brillante fino a ora penalizzato in classifica soprattutto dagli svarioni evitabili contro Atalanta ed Empoli. Gattuso non ha certamente preparato la partita così, accontentandosi di colpire in contropiede, perché così non aveva giocato neppure alla seconda a Napoli. L’ingresso di Cutrone non ha cambiato molto, perché di palle da giocare ne sono arrivate poche.
L’Inter vince ancora una volta negli ultimi minuti: non può essere fortuna e non può essere un caso.
Ps: in bocca al lupo a Emre Can, speriamo possa tornare in campo nel più breve tempo possibile. Certe vittorie valgono più della Champions.