La Juventus ha vinto 2-0. Lo ha fatto con merito, giocando un secondo tempo migliore di quanto abbia fatto l’Inter, che aveva concluso in crescendo la prima parte di gara. Ora la squadra di Sarri è prima, con un punto in più della Lazio e nove sull’Inter. Fin qui il calcio. Se volete aggiungiamo anche che le porte chiuse non hanno giovato al Milan e a chi ha seguito le partite in tivù. Ma oltre non andiamo. Non andiamo perché questa giornata non ci ha appassionato. Impossibile potesse farlo, per i provvedimenti presi dal governo nella notte, per i numeri del Coronavirus che spaventano sempre più.
Che ne sarà del calcio, che ne sarà della prossima giornata? Possibile qualcosa già trapeli nelle prossime ore, certo che martedì mattina saranno presi provvedimenti in un senso o nell’altro, il tutto dopo un incontro al Coni. Il ministro dello Sport Spadafora vorrebbe chiudere, i presidenti della A vorrebbero giocare a porte chiuse, a patto che non giunga un provvedimento del Governo a vietarlo espressamente.
Tommasi, leader del sindacato, vorrebbe che i calciatori non scendano in campo, anzi oggi aveva proclamato uno sciopero, al quale non è stato dato seguito. Una postilla avremmo gradito alla nota di Tommasi, come ogni lavoratore che si astiene dal lavoro anche il calciatore dovrebbe rinunciare a una quota di stipendio. Perché non devolverlo alla ricerca?
La confusione regna sovrana, anche perché l’Uefa non ha ancora preso una posizione chiara sulle Coppe e sull’Europeo. Buone notizie? Le attendiamo soprattutto dai medici.