La Juventus torna prima, ma la novità è la Lazio seconda. Se per la squadra di Sarri è stato tutto abbastanza semplice (il Brescia ultimamente ha raccolto pochissimo…); Simone Inzaghi battendo l’Inter non solo diventa il primo incomodo per la Juve, ma si mette alle spalle un avversario più che temibile.
In vantaggio alla fine del primo tempo, la squadra di Conte, che il meglio riesce a darlo solamente quando gioca con intensità, decisione e cattiveria agonistica, si è presentata in campo piuttosto morbida. E la Lazio non ci ha messo molto ad azzannare l’avversario: il pareggio su rigore dopo 5’ è la dimostrazione di quanto l’Inter sia stata pasticciona. Perché l’azione con la quale la Lazio si è riproposta in area era praticamente finita… E pure il 2-1 è arrivato su una palla persa banalmente.
Ridurre a due errori dell’Inter e al ritmo blando del secondo tempo della squadra di Conte la vittoria della Lazio, però, è sbagliato. La Lazio ha giocato bene, si è dimostrata molto attenta in difesa (pochissimi i rischi corsi da Strakosha, quanto rari i pericoli creati da Lukaku e Lautaro), con Lucas Leiva a protezione della difesa e Milinkovic-Savic gigante a fare da garante a tutta la fase di non possesso. In attacco dapprima Immobile ha giocato affiancato da Caicedo (più punta), quindi da Correa (più trequartista) cercando costantemente di pungere.
Tornata al comando, la Juventus promette di non sprecare le opportunità che il calendario offre nel futuro imminente, mentre la Lazio dopo quattro mesi eccellenti è seconda come più volte ha sognato. L’Inter, invece, deve ritrovare quella “cattiveria” e quella “fame”, che da qualche tempo (secondo tempo con il Milan a parte) da un po’ latitano…