Napoli e Inter, in rigoroso ordine temporale, hanno provato a mettere pressione alla Juventus, ma senza risultati.
Cinque gol il Napoli con tris Mertens (non Dries) che ha raggiunto Careca, cinque ne ha fatti pure l’Inter con Gagliardini goleador e Joao Mario tornato a essere il giocatore del quale si era innamorata la dirigenza. Ma dalle parti di Torino non si commuovono, non scherzano più dopo l’1-1 interno con il Genoa e il primo tempo da dimenticare di Empoli.
Di certo, in questo turno, fino a questo momento, a rimetterci è la Roma: 1-1 a Firenze è un discreto risultato, ma quando hai da recuperare in classifica è ammesso solo vincere, altrimenti gli altri scappano.
I 31 punti in 11 partite, per la Juve, sono la miglior partenza di sempre: in pratica Allegri è in testa al campionato dalla prima giornata, mentre il Napoli dopo un brutto scivolone a Marassi con la Sampdoria si è trasformato: la squadra è meno bella dell’anno scorso (e dei due precedenti), ma vince. E alla fine anche questo conta (forse conta un po’ di più). Poi c’è l’Inter: la secchiata che Dimarco ha scaraventato da 30 metri ha svegliato la squadra: ora chiunque vada in campo è decisivo, un successo per l’allenatore!