La Coppa Italia è finita nella bacheca della Juventus, che ha scritto un’altra pagina di storia, visto che mai nessun club aveva vinto per due stagioni consecutive scudetto e Coppa Italia.
Sull’esito della finale, alzi la mano chi prevedeva il contrario, ma la partita è stata ben diversa da come tutti l’avevano immaginata. L’avevo scritto pure io la settimana scorsa, perché il pareggio con il Frosinone, la vittoria insapore di Bologna e lo show della Roma non permettevano di sognare a chi ha il Milan nel cuore.
Brocchi ha preparato bene la partita, ha visto i suoi giocatori pressare e soffrire, ma per quanto visto nei 120 minuti dell’Olimpico, la squadra ha giocato un calcio molto più simile a quello predicato da Mihajlovic, che non quello per il quale era stato chiamato l’ex centrocampista del Milan. Ora, nella sede di via Aldo Rossi, c’è da riflettere e da pianificare il domani, ricordando che la Juve ha chiuso la stagione a +34, mentre i proclami (se ci saranno) questa volta fungeranno solo da effetto-boomerang, perché i fatti, tre anni senza coppe europee, annichiliscono le parole.
Archiviata la Coppa Italia (della SuperCoppa d’Italia, sempre tra Juventus e Milan, sapremo qualcosa quando rispunteranno sciarpe e cappotti), si entra sempre più nel vivo, perché d’ora in poi si giocheranno una serie di partite senza domani.
Da martedì inizieranno i play-off della B, con Trapani, Pescara, Bari, Cesena, Spezia e Novara a giocarsi un posto in A; mentre una tra Pisa, Lecce, Foggia e Pordenone il 12 giugno sarà promossa in B. C’è poi il play-out tra Salernitana e Virtus Lanciano (dal 4 giugno), un’altra sfida senza domani.
E ancora: Modena, Sassuolo e Reggio Emilia, da venerdì, ospiteranno la “Final Eight” del campionato Primavera, sette partite a eliminazione diretta. Le protagoniste sono Juventus, Virtus Entella, Inter, Atalanta, Roma, Palermo, Fiorentina ed Empoli, con Juve (vittoriosa a Viareggio) e Inter (ha alzato la Coppa Italia) favorite.
Della Champions (Milano si appresta a vivere quattro giorni ricchi di eventi in giro per la città), della Nazionale, dei 23 che Conte porterà in Francia e di Giampiero Ventura sulla panchina degli azzurri ne parleremo un’altra volta.