Vince il Napoli, ma per raggiungere gli ottavi non dovrà perdere né 1-0 né con due gol di scarto. L’Inter, sconfitto dal Tottenham, per non uscire dovrà ottenere un risultato migliore degli inglesi.
Fin qui la strettissima attualità. Ma se andiamo ad approfondire e analizzare quanto si è visto a Wembley, i nerazzurri non possono assolutamente recriminare. Su nulla. La squadra di Pochettino è parsa superiore, nettamente nel primo tempo, discretamente nella ripresa. Ma quanto spiace per l’Inter è la prova negativa del primo tempo, nel quale non ha costruito nulla, subendo gli inglesi.
Nella ripresa l’Inter ha fatto qualcosa in più, ma la ripartenza di Sissoko ha tagliato la difesa e creato i presupposti per il gol di Eriksen, quando mancavano 10’ al fischio finale. Non si tratta di una bocciatura in classifica, ma di una bocciatura sul piano del gioco, perché questa partita fa il paio con quanto visto contro il Barcellona. Nullo l’acciaccato Nainggolan, impalpabile Perisic, spaurito per lunghi tratti Brozovic, non sempre convincente Vecino, Icardi ha fatto la punta, senza ricevere palloni.
Il Napoli se non avesse subito la rete del 3-1, avrebbe pure potuto perdere 1-0 a Liverpool per giocare gli ottavi a febbraio, invece dovrà veramente giocare la partita della vita. All’andata andò così.
Il poker, dopo la qualificazione di Juventus e Roma, è ancora possibile. Ma serve una notte da leoni.