Alla prima ufficiale, contro la Polonia, la Nazionale di Roberto Mancini pareggia e non convince. Ma non va neppure bocciata. “Bobby gol” ha schierato una squadra che nei suoi intendimenti doveva essere propositiva, ma i troppi errori in fase di impostazione hanno vanificato gli intendimenti dell’allenatore.
La Polonia è piaciuta maggiormente, nel primo tempo Donnarumma è stato costretto a due superparate e Zielinski ha segnato la rete del vantaggio, ma l’Italia ha spesso “farfugliato”: difficoltose le uscite dei difensori e Jorginho spesso non ha subito trovato il compagno da servire. Sotto la sufficienza la gara di Pellegrini, ma non ci sentiamo di bocciare nessuno. Siamo veramente a inizio stagione, oltre che a inizio percorso di una Nazionale che Mancini vorrebbe costruire strizzando l’occhio alla qualità.
La serata di Bologna, raddrizzata dalla supremazia nel secondo tempo (dopo aver corso il rischio di subire lo 0-2) e da un rigore procurato da Federico Chiesa, ci dice che proprio l’esterno della Fiorentina è un giocatore in continua crescita sul quale si può puntare, mentre Insigne sembra soffrire una maglia che è sì azzurra, ma pesa più di quella del Napoli. Al centro dell’attacco è stato schierato Balotelli: non benissimo, probabilmente a causa di un fastidio muscolare, ma questo non preoccupa, perché scalpitano Belotti e Immobile (l’ordine di preferenza del Cittì).
Per ora siamo stati rimandati, per saperne di più, però, basterà attendere lunedì sera: alle 20.45 affronteremo il Portogallo.