Si ricomincia. Si ricomincia con Ibra al Milan. Con il Milan che vuole rinforzarsi subito e aggiungerebbe volentieri pure Todibo per la difesa. Si ricomincia con l’Inter che insegue Vidal, ma Eriksen chissà. Con la Juve che ha acquistato per giugno Kulusevski, perché sei mesi a Parma a fare il titolare gli saranno più che utili. Si ricomincia anche con la Roma che rimane americana, ma avrà presto un altro presidente. La Lazio, al momento non compra, ma ha già in bacheca una Coppa, anzi una SuperCoppa: per come l’ha giocata e per come l’ha vinta. Si ricomincia con un Napoli che promette di essere nuovo, perché le liti non fanno bene a nessuno. O se preferite, hanno fatto bene soprattutto a chi gestisce il patrimonio di Carlo Ancelotti. Si ricomincia con l’Atalanta, per la quale non ci sono più aggettivi. Aggettivi terminati dai tifosi del Genoa per Enrico Preziosi, che sembra essersi ravveduto e ha rinforzato una squadra che sembrava essere alla deriva.
Si ricomincia con Brescia-Lazio, una partita non banale. Tra le squadre in fondo alla classifica il Brescia è una di quelle che gioca meglio e ha le migliori individualità. La Lazio, invece, ha vinto le ultime 8 in campionato più la Supercoppa e in questo momento trasforma in oro (3 punti) ogni partita.
L’Epifania porterà Milan-Sampdoria, 60.000 spettatori e probabilmente Ibrahimovic titolare. Perché Ibra in panchina è un lusso che Pioli non può permettersi e perché è stato preso per l’evanescenza di chi ha iniziato la stagione da titolare. La Juve che contro il Cagliari ha qualcosa da farsi perdonare, ma l’organico non teme rivali: rimane la più forte, malgrado la partita di Ryhad. E quando tutti avranno digerito il contenuto della calza toccherà a Napoli e Inter. Insomma, si ricomincia alla grande.
Si ricomincia con un augurio di Buon 2020 ai lettori della rivista e del sito.