Il tempo delle mele si sta esaurendo. In Inghilterra e in Francia si gioca, in Germania e Spagna il campionato inizierà nel prossimo week-end, mentre da noi ci sarà da attendere una settimana in più. Ma 12 squadre di A, sabato prossimo, saranno impegnate in Coppa Italia.
E pure il mercato stringe. Da qualche giorno mancano le sterline della Premier e questo rende tutti più poveri, perché in Inghilterra c’è una tal quantità di liquido da rendere possibile ogni spesa. Anche se il Real arriverà ad acquistare Neymar per una cifra tra l’assurdo e l’irreale.
A farne le spese è soprattutto la Juventus, che deve vendere per abbellire i conti e per non ridurre a “esuberi non tesserabili” molti dei suoi campioni. Sarri è stato chiaro: “Dobbiamo cederne sei…”, ciò che non è chiaro è su chi punterà il neoallenatore della Juventus da qui alla prima di campionato e soprattutto chi giocherà contro il Napoli alla seconda. Anche l’Inter ha i suoi grattacapi: c’è da vendere, anche chi non vorrebbe andarsene. A Giampaolo ha espresso i suoi desiderata, ma veder partire Donnarumma e Suso (una novantina di milioni in arrivo) gli provoca insonnia.
Mentre ADL continua nella sua girandola di parole e pochi fatti, il Napoli si basa sulla squadra dell’anno scorso e di due anni fa (e forse tre…), la Roma, invece, capire chi piazzare al centro dell’attacco (se parte Dzeko) perché l’Higuain visto nell’ultimo anno e contro l’Atletico non può fare la differenza. Pradè, invece, sta iniziando a costruire la prima Fiorentina di Rocco Commisso. Una Fiorentina che dovrà essere diversa dall’ultima. Chi avanza a fari spenti, invece, è la Lazio: nove partite, nove vittorie. E una domanda: Milinkovic-Savic resterà a Roma?