Riflettendo sull’editoriale che ho scritto per lo scorso numero ad aprile, intitolato “Il mese che non c’è”, mi rendo conto di un mio eccesso di ottimismo. Avevo fiducia in un’evoluzione positiva di questa epidemia, che purtroppo si è trasformata in pandemia. E ci ha costretti tutti a casa. Il ritorno alla normalità è ancora molto lontano; al momento in cui vi scrivo, poi, non vi sono certezze su un nuovo inizio della stagione per i professionisti. Si paventano alcune ipotesi, sicuramente con l’uscita del giornale i primi di maggio tutto sarà un po’ più chiaro. L’unica “verità” è che fino al 4 di questo mese staremo in una rigida “quarantena”.
Ciò che ho notato in tutti questi giorni è la grande creatività mostrata da numerosi allenatori o preparatori, che hanno provato a “mantenere” in forma i propri calciatori in vari modi: chi inviando programmi o clip animate, chi utilizzando gli strumenti tipici dell’attività on line per divertenti video-lezioni, chi organizzando webinar di vario genere. La tecnologia, insomma, unita alla fantasia tipica dei tecnici, ha provato a rendere un po’ più produttivo questo stop forzato. E anche per l’aggiornamento è stato fatto molto. Ho partecipato a diverse dirette Instagram, a seminari “virtuali”, a semplici chiacchierate che potevano tenere compagnia a tanti addetti ai lavori. Da parte nostra abbiamo sfruttato le dirette Instagram per confrontarci con personaggi prestigiosi (che ringrazio tutti) del nostro mondo. Nelle prossime pagine troverete alcuni degli argomenti sviluppati e le domande più interessanti poste da voi lettori.
Venendo al numero, non potevamo non toccare il tema COVID-19 coi nostri esperti: il return to play per tutti ci appare lontano e non sarà di facile gestione. Così ci confermano Giulio Sergio Roi e Gian Nicola Bisciotti nei due articoli che abbiamo “commissionato” sull’argomento: le linee guida dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità) e della Federazione dei medici italiani dovranno essere per forza di cose molto rigorose perché non si conoscono ancora bene i “danni” che il virus può aver fatto sul fisico di atleti positivi o asintomatici. Crediamo che serviranno esami approfonditi per analizzare gli “strascichi” lasciati. Inoltre, il nostro “esperto storico” Alessandro Zauli è tornato indietro nel tempo per scoprire quando il calcio (e lo sport in genere) si sono fermati. E questo è avvenuto solo per le guerre mondiali… oltre al Coronavirus di questi tempi; Matteo Callini, invece, ha fatto un giro di opinioni con 9 preparatori atletici top-level per verificare come potrebbe essere la ripresa. Dopo questa “apertura” dedicata all’attualità, seguono numerosi contributi per continuare ad aggiornarci e migliorare nel mestiere di… allenatore e preparatore.
Chiudo con un’informazione di servizio: il nostro convegno sull’allenamento fisico è stato rimandato, non ci vedremo il 30 maggio. Evidenzio questo termine (“rimandato”) perché l’evento sarà riprogrammato al più presto. Ci piacerebbe comunicarvi fin da subito la nuova data, eravate già oltre 250, ma – lo sapete bene – ora non è possibile. Non vediamo l’ora, però, di ritrovarci tutti insieme, stringerci la mano e ritornare alla normalità.