Buona la sesta. Proprio così: dopo cinque pareggi al 90’ (conditi da una vittoria ai supplementari e una ai rigori), il Portogallo conquista la finale. Partita insipida nel primo tempo, con il Galles che per impensierire gli avversari è costretto a giocare a intensità massima, altrimenti i limiti tecnici di molti giocatori affiorano e finiscono per pesare sul risultato finale.
A inizio secondo tempo, le due reti di Ronaldo (è con Platini il miglior marcatore della storia degli Europei) e Nani hanno finito per pesare come un macigno sulla partita: il Galles pur provandoci, non ci ha messo molto a capire che non c’era nulla da fare. Così, in finale, ci andrà una squadra che ha vinto una sola partita, ma che nelle gambe ha pure un’ora di extratime di ottavi e quarti di finale. Uno sforzo che domenica sera pesare, malgrado il giorno in più di riposo rispetto agli avversari.
Questa sera, Francia-Germania è la partita più bella, la più attesa, quella alla quale chiediamo di farci vivere le emozioni che raramente questo Europeo ci ha servito. Infatti, sono state pochine le partite esaltanti, ma questa semifinale ha tutto per far divertire un continente. In conferenza stampa, Deschamps ha cercato di abbassare la pressione su Pogba, mentre Low ha esaltato la prestazione degli avversari contro l’Islanda e assicurato la presenza di Schweinsteiger, in caso recuperi dall’infortunio.
Tatticamente vedremo se Deschamps deciderà di utilizzare il centrocampo a due o quello a tre, mentre siamo convinti che la difesa a tre che la Germania ha esibito contro l’Italia non sarà mai più riproposta.
Ps: sono stato colpito dall’atteggiamento tenuto da Bale nei confronti dei compagni di squadra, molti provenienti da campionati di Seconda Divisione. L’attaccante del Real Madrid non si è mai rivolto malamente, ma ha sempre incitato tutti con gesti di assenso anche in presenza di passaggi (palesemente) sbagliati. Una bella lezione per i tanti, troppi, professionisti del “lamento”.