L’Europeo ha sentenziato cosí: vince il 7. Ma quale 7? Quello di Cristiano Ronaldo o quello di Antoine Griezmann? Il talento, il fisico, la forza e classe dell’attaccante del Portogallo e del Real oppure la normalità e l’essenzialità di un ragazzo che per affermarsi ha dovuto emigrare in Spagna?
Il Portogallo non é la squadra più forte dell’Europeo, così come la Francia (malgrado i suoi giocatori) non è la più spettacolare, per questo vedremo una partita normale, dominata dalla tattica, dall’attenzione che potrebbe sfociare nella paura di osare. I due primi tempi delle semifinali sono lì proprio a dimostrare, anche se Germania-Francia é stata più divertente, che non ci saranno assalti, ma solo attacchi portati senza scoprire le difese.
Visto il quadro, a decidere potrebbero essere le invenzioni dei due numeri 7. Cristiano Ronaldo, al quale, come a Messi, manca solo un successo con la Nazionale per entrare definitivamente nella galleria dei grandissimi, ha l’appuntamento con la storia. Se CR7 portasse al successo il Portogallo, i suoi detrattori sarebbero costretti al silenzio, perché Cristiano riuscirebbe nell’impresa fallita da chi gioca in una nazionale molto più forte.
Antoine Griezmann, invece, regalerebbe alla Francia una vittoria che obbligherebbe a profonde riflessioni: nei settori giovanili non si può guardare solo al fisico, forse qualche volta ci sarebbe da andare oltre… E questo, comunque vada, è il messaggio che il 7 franco-spagnolo lancia a tutto il mondo del calcio.