Mercoledì e giovedì sera saremo incollati davanti al televisore: Galles-Portogallo e Francia-Germania consegneranno le due vincitrici alla finale dell’Europeo. La qualità delle semifinali è estremamente sbilanciata a favore della seconda, ma una volta conquistata la finale potrà succedere di tutto.
Naturale che la vincente di Francia-Germania sia la grande favorita, ma il Mondiale e l’Europeo spesso finisce per vincerli chi è fisicamente più in forma. Dopo sei partite, infatti, più dei valori tecnici è la condizione a fare la differenza: la freschezza, la capacità di recuperare la fatica per correre ancora per 90’ come se fosse la partita d’esordio, sono essenziali.
Per quanto visto nei quarti, il Galles sembra averne più del Portogallo, afflitto da “pareggite” e salvato solo dai lampi di Quaresma, perché Cristiano Ronaldo è marcato stretto, cosa che lo innervosisce parecchio. La vittoria del Galles contro il Belgio è stata frutto dell’intelligenza di Coleman (allenatore della squadra di Bale) e della condizione di un gruppo che incassato il gol di Nainggolan ha reagito con una veemenza inaspettata, cancellando dal campo il talento di Hazard e compagnia.
La Germania ha incontrato l’avversario peggiore, giocar bene contro l’Italia non è stato facile per nessuno (soprattutto non è riuscito a nessuno), ma la Francia dalla vittoria sull’Islanda può trarre quella convinzione che fino a oggi era mancata. Due successi al 90’ e uno in rimonta, parevano pochini per una squadra ricca di talento come quella di Deschamps.
Giroud oggi ha detto che Neuer non è imbattibile, che Pogba ha acquisito sicurezza, che a Griezmann riesce tutto. Parole in libertà non per esorcizzare la paura, ma per dire a tutti che la Francia ora è pronta. A pronta al alzare ciò che in molti pronosticavano prima del 10 giugno.