Il primo giorno di scuola è quello dei buoni propositi. E proprio così è andata anche nel giorno della presentazione del neo CT, Giampiero Ventura. La frase che ha colpito più di tutte è quella riguardante gli esterni: “Ne abbiamo quanti vogliamo, il 3-5-2 però li penalizza…”.
Facile capire che nella testa del CT ci sia un cambio di sistema di gioco, che si possa abbandonare la difesa a tre (schierando comunque contemporaneamente i “gladiatori” della Juventus), per dare libero sfogo al talento di Candreva, El Shaarawy, Berardi, Bernardeschi e Bonaventura. La Nazionale dell’organizzazione, dell’applicazione e della volontà, dovrebbe essere arricchita anche da una buona dose di talento. Proprio così, perché Ventura potrà puntare su chi Antonio Conte è stato costretto a ignorare: i ragazzi dell’Under 21 dello scorso anno (più Verratti e Marchisio infortunati per l’Europeo).
I propositi del primo giorno di scuola, però, non sembrano essere di facciata: Ventura, 68 anni, quasi tutti spesi nel mondo del calcio, è furbo e smaliziato, sa che quando si parla di Nazionale ogni parola pesa moltissimo. Soprattutto ha avuto un mese e mezzo per pensare ciò che avrebbe detto nel giorno dell’insediamento. Proprio per questo l’addio al 3-5-2 utilizzato dal cittì nelle ultime stagioni con il Torino sembra una cosa certa: non più esterni ai quali chiedere soprattutto corsa e fatica, ma elementi di talento che dovranno certamente sacrificarsi in fase di copertura, ma che con la palla tra i piedi potrebbero far sognare.
Inamovibile Buffon, la linea a 4 potrà contare ancora su Barzagli, Bonucci e Chiellini (più De Sciglio), impegnato a sinistra, dove dovrebbe tenere la posizione più che spingere; centrocampo a tre con Verratti, Marchisio e un mister “x”. Di esterni, come ha detto Ventura, ne abbiamo, il problema potrebbe essere il centravanti. Chi tra Zaza, Immobile, Pavoletti e Belotti?