Attività di base: 6 esercitazioni

Attività di base: 6 esercitazioni

6 ESERCITAZIONI Abbiamo estrapolato dal libro “Settore giovanile. Nuovi orientamenti”, curato da Maurizio Giordani, alcune esercitazioni da utilizzare per i vostri allenamenti. Le proposte sono ideali per i bambini più piccoli del settore giovanile, dai Piccoli Amici agli Esordienti.

1) GIOCO, CONQUISTA IL CAMPO AVVERSARIO 
Si formano 2 squadre, disposte una di fronte all’altra su 2 linee parallele distanti 15 metri. I giocatori di ogni squadra vengono numerati in modo che a ogni numero corrispondano due elementi. L’istruttore formatore stabilisce il gruppo che attacca per primo per poi iniziare il gioco chiamando un numero. I calciatori corrispondenti entrano allora in azione, con l’attaccante che cerca di guadagnare la linea di base avversaria senza farsi toccare dal difensore. Viene dato un punto alla squadra degli attaccanti ogni volta che riescono nell’obiettivo. Dopo un certo tempo o numero di prove si invertono i ruoli (figura 1).
Variante: dopo avere chiamato il numero, il tecnico solleva una casacca del colore corrispondente a una delle due squadre, colore che determina chi attacca.

2) GIOCO, IL GIRO D’ITALIA
Si divide il campo in diversi settori (regioni d’Italia). A terne, i bimbi si muovono sul terreno di gioco, passandosi il pallone con le mani. Durante lo svolgimento 2 terne non possono essere contemporaneamente nella stessa regione. Scopo dell’esercizio è quello di girare l’Italia occupando correttamente lo spazio.
NB: in un secondo tempo sarà possibile fare utilizzare i piedi, richiedendo conduzioni e passaggi (figura 2)

3) SITUAZIONE 3>1 SUGLI ANGOLI
In un quadrato di 8 metri di lato, 3 attaccanti si posizionano agli angoli e il difensore al centro.
I primi devono passarsi la palla con il possessore che deve avere sempre 2 soluzioni di passaggio. Il difensore guadagna un punto ogni volta che riesce a intercettare la palla e a condurla fuori dallo spazio, con i 3 attaccanti che cercheranno di impedirlo (transizione). Dopo un certo tempo si cambia il difensore e una volta che tutti hanno difeso, si dichiara vincitore il difensore che per più volte è riuscito a condurre il pallone fuori dal quadrato (figura 3).
NB: durante il gioco potranno verificarsi rimpalli, contrasti con palloni che usciranno dallo spazio fuori dal controllo dei giocatori; per stimolare l’attenzione e la reazione alle “seconde palle”, si assegna il punto al difensore ogni una volta che, uscita la palla, riesce a impossessarsene.

4) GIOCO, STREGA COMANDA COLORE
Nello spazio di gioco si dispongono vari oggetti di diverso colore. Un giocatore è la strega e deve chiamare un colore presente nel campo; successivamente ha il compito di cercare di toccare uno degli altri elementi. Questi non possono essere “presi” se sono in contatto con un oggetto del colore chiamato. Il giocatore “toccato” diventa strega (figura 4). NB: la strega nel momento in cui chiama il colore deve trovarsi ad almeno 5 metri dagli avversari.

5) GIOCO, DIFESA DELLA PALLA E OSSERVAZIONE
Si preparano 2 squadre, rossi e blu. I giocatori sono numerati a coppie e separati da una linea centrale. I rossi hanno un pallone, mentre i blu ne sono sprovvisti. Di fronte ai rossi sono posti altri 5 elementi, 3 gialli e 2 verdi. Alla chiamata di un numero, il giocatore corrispondente rosso deve girarsi dorsalmente per proteggere il pallone, mentre il blu deve cercare di impossessarsene, con un cambio di ruoli se vi riesce (figura 5). Nel frattempo, i 2 verdi devono marcare 2 gialli e lasciarne uno libero cambiando varie volte la marcatura. In 30’’ l’attaccante che difende la sfera guadagna un punto ogni volta che indica il nome dell’elemento giallo libero da marcatura.

6) SITUAZIONE 2>2 A SETTORI
In uno spazio diviso in 2 settori si gioca 2>2. Chi attacca può collaborare con il compagno rimanendo però nel proprio spazio. Si difende, quindi, sempre in 1>1 nel proprio settore. Si ottiene un punto ogni volta che si porta o si riceve la palla nella zona di meta. Se uno dei difendenti ottiene il possesso, non può guidare direttamente la sfera in meta, ma deve servire il proprio compagno.
In questa situazione vanno stimolate le modalità per superare l’ultima linea difensiva (dribbling, triangolazioni, passaggi appoggiati e filtranti e via dicendo – figura 6).

 

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