Calcio propositivo e volontà di fare la partita, questa è la Sampdoria che si è vista con il suo arrivo. Come trasmettere il proprio pensiero, la credibilità nei confronti del gruppo e quell’innata capacità di vedere il gioco, già mostrata in tanti anni da leader. Abbandonato il 4-2-3-1 si passerà al 4-3-3. L’intervista al preparatore Antonio Bovenzi e al suo secondo, Nenad Sakic.
Nato per vincere: è questa l’impressione che ti lascia la chiacchierata con Sinisa Mihajlovic. Arrivato alla Samp il 20 novembre ha trasformato una squadra che fino ad allora aveva pensato più a difendersi che attaccare, in un gruppo che per più di 4 mesi ha regalato un calcio divertente e propositivo. E ora che si accinge a iniziare una nuova avventura, con Mihajlovic abbiamo parlato della sua carriera di calciatore, della sua capacità di leggere la partita già quando guidava la difesa e del “naturale” passaggio in panchina. Inutile sottolineare come la forte personalità e la stima di chi fino a qualche anno fa lo ha incrociato in campo, lo abbia agevolato parecchi.
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