Una campagna acquisti oculata, alla ricerca dei pezzi “giusti” da inserire nello scacchiere di Garcia, con l’obiettivo, ormai dichiarato, dello scudetto. Puntando sulla corsa negli spazi dell’imprendibile Gervinho, sull’esperienza di Totti e… sulla novità Iturbe, che offre una nuova opzione tattica. Questa è la Roma di Garcia!
85 punti conquistati in 38 partite sono sinonimo, nella maggior parte dei casi, di… scudetto. Basta osservare gli ultimi anni e, punto più, punto meno, la quota per il tricolore si attesta a questo livello. E la Roma li ha ottenuti grazie a una stagione splendida, con una partenza lanciata e un girone di ritorno di qualità, fatto di prestazioni importanti. Quelli non previsti erano i “102” dalla Juventus, record assoluto nella massima serie. E il secondo posto dell’undici di Garcia è passato, in molti casi, sotto traccia. Ma non deve essere lo stesso per il gioco messo in mostra da Totti e compagni. Un gioco fluido, fatto di solidità difensiva con De Rossi ago della bilancia per le due fasi di gioco; costruito per le ripartenze in campo aperto di Gervinho e Florenzi o per l’abilità dalla distanza dello stesso Capitan Futuro e di Pjanic. Un gioco, moderno, europeo come avevamo già detto nell’articolo sul numero 252 di gennaio 2014. Ma non è bastato per lo scudetto! La dirigenza, allora, ha pensato di migliorare l’organico, che quest’anno sarà impegnato anche in Champions, con l’arrivo di elementi di sicuro affidamento (Cole e Keita), che possono portare esperienza, e di prospettiva, ad esempio il greco Manolas, che ha preso il posto di Benatia. Oltre a un giocatore capace di dare nuove letture tattiche alla fase di possesso: Iturbe.
L’articolo completo su IL NUOVO CALCIO di ottobre in edicola o in abbonamento http://www.storesportivi.it/articoli/37/il_nuovo_calcio.html