Una lunga intervista con l’allenatore del Milan che si racconta tra passato e futuro, tra esperienze vissute e metodologia che cambia, tra strategie tattiche e gestione del gruppo.
Sull’avambraccio sinistro risalta in bella vista il numero 19 racchiuso dentro lo stemma della bandiera italiana. Simbolo unico di uno scudetto conquistato, abbastanza a sorpresa a dire il vero, nella stagione 2021-22. Non sono poi molti gli allenatori che possono vantare il titolo italiano nel proprio palmares, abbiamo fatto il conto, sono poco più di cinquanta. Uno di loro, uno di questo ristretto club, è Stefano Pioli, tecnico del Milan ormai da quattro annate.
Arrivato a fari spenti in rossonero dopo l’esonero di Marco Giampaolo, ha saputo costruire una squadra che si è fatta apprezzare in Italia e in Europa. Oltre a vincere. Una squadra che propone un calcio moderno, con pochi riferimenti e con diversi concetti ormai entrati nelle corde dei suoi interpreti. L’abbiamo incontrato di persona a Milanello, ne è nata un’interessantissima chiacchierata sull’evoluzione del Gioco, sull’allenamento, sulla gestione dei calciatori e sull’applicazione della strategia di gara. Con diversi passaggi che sancisco- no come chi faccia il mestiere di allenatore non possa restare ancorato al passato, al “Si è sempre fatto così”, ma evolvere, crescere… vivere – insomma – nel cambiamento.
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Foto: Italyphotopress.
Autori: Luca Bignami e Alberto Nabiuzzi.