Una malattia che l’ha “incatenato” in ospedale, ha rischiato di abbandonare la sua passione, il calcio, ma oggi è un altro giorno: è più forte che mai. L’Atalanta festeggia proponendogli l’adeguamento del contratto
Welcome back, Ilicic! Il ritorno del “guerriero” a casa, tra le braccia della sua “family”, l’Atalanta, così come l’ha descritta lui stesso. Ma chi l’avrebbe detto? Lo scorso luglio combatteva con quella brutta infezione al collo che lo ha bloccato fino a settembre, con dieci giorni di ricovero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il terrore immane di lasciare il calcio, comprensibile vista la situazione, l’ha superato a pieni voti: voleva solamente guarire. “La malattia mi ha cambiato” sintetizza Josip, ma grazie alla moglie Tina, alle figlie Sofia e Viktoria e alla Dea ce l’ha fatta.
Poi lo spauracchio Napoli. Il forte pressing del club partenopeo ha intimorito l’Atalanta, che ha sempre manifestato l’intenzione di tenersi stretto lo sloveno, ma ormai è acqua passata. È arrivata l’ora del rinnovo di contratto. Pronti per lui 2 milioni a stagione (comprensivi di bonus) fino al 2023, con scadenza invariata rispetto al rinnovo di marzo.
D’altronde, come rinunciare a uno dei magnifici 3? Assieme a Gomez e Zapata ha contributo in modo attivo a conquistare la Champions League con i 42 gol realizzati (miglior attacco in A) su 77 totali. Sarebbe da pazzi venderlo. Meglio un sacrificio pur di tenere Ilicic ancora un po’ a casa.