L’aria di casa è sempre un richiamo inconfondibile. Si vuole sempre tornare dove si è stati bene. Perché mai dire di no? Allora non c’è da stupirsi del “ritorno” di Super Mario in Italia, stavolta tra le fila delle rondinelle
“Appeno ho capito che c’era l’opportunità di tornare a casa non ho cercato altro”, rivela l’ex attaccante di Nizza e Marsiglia. Il chiarimento definitivo: “Brescia è la mia città, non ho mai pensato ad altre destinazioni quando si è presentata la possibilità”.
Ma quando si è presentata l’opportunità di cambiare aria?
“Con il presidente ci eravamo incontrati già in Inghilterra tempo fa, abbiamo parlato e non è stato così difficile scegliere Brescia”.
E cosa avrà spinto il centravanti italiano ad accettare questa nuova avventura?
“Sono qui perchè Brescia è la mia città, non posso paragonarla a nessuna altra squadra. Poi voglio riprendermi la nazionale, è il mio obiettivo”. Prima di Mancini non dipendeva da me, ora invece dipende da me”.
La madre lo ha appoggiato?
“Quando le ho detto che sarei potuto venire a Brescia si è messa subito a piangere. È stata contentissima. Mio padre sognava di vedermi giocare qui a casa sua”.
Infine la risposta secca sulla pressione che potrebbe sentire nuovamente in Serie A visti i suoi trascorsi: “Paura di fallire? Zero. Non ho paura, l’obiettivo è fare crescere questa squadra. Ne avete sicuramente più voi di me”, con una chiara allusione ai giornalisti presenti in conferenza stampa.
Voglia di rivalsa e determinazione sembrano essere i due fattori trainanti di Mario Balotelli, a distanza di pochi giorni dall’inizio della Serie A.