Partito dalla D, oggi gioca costantemente nella serie cadetta. Andrea Paroni, portiere della Virtus Entella, oggi è uno dei migliori numeri uno del campionato. E dire che ha vestito la maglia della squadra in Serie D.
Perché hai accettato di lasciare l’Udinese a 18 anni?
«Giocavo nella Primavera e in caso di necessità venivo aggregato alla prima squadra come terzo portiere. Però volevo altro, volevo misurarmi subito in un campionato vero e così sono venuto a Chiavari. Non mi importava giocare in D, io volevo giocare!»
Come sono arrivati a contattarti?
«In Serie D c’è l’obbligo di schierare un certo numero di giovani e, qui all’Entella, seguivano il campionato Primavera con grande attenzione, se vedevano un ragazzo interessante chiamavano la società di appartenenza per chiedere la disponibilità a trattare. Loro mi hanno visto in una partita neppure fortunatissima: Udinese-Genoa finita 6-4 per noi, fu la grande giornata di Ighalo.»
Quando pensi agli esordi in D…
«So di aver fatto parecchia strada, perché se parti da così lontano non è facile scalare tutte queste categorie. Spesso mi capita di pensare ai primi anni, ma ovviamente c’è la volontà di migliorare ancora.»