Analisi tattica Inter di Simone Inzaghi

Analisi tattica Inter di Simone Inzaghi

La tattica di Simone Inzaghi ha trasformato l’Inter in una macchina da gol, vincendo il ventesimo scudetto. Scopri come la squadra nerazzurra ha dominato la Serie A grazie a un calcio brillante e innovativo.

In occasione della stagione della seconda stella, valida per il ventesimo scudetto, l’Inter di Simone Inzaghi ha avuto modo di esprimersi con un calcio brillante e innovativo, che mette in evidenza le migliori qualità dei nerazzurri nella ricerca dello spazio durante le varie fasi della partita.

Il gioco che ha permesso all’Inter di trionfare in campionato pone le sue basi su un 3-5-2 all’insegna del possesso palla insistito, atto a scardinare le difese nel momento esatto in cui si aprono gli spazi. La vera innovazione è rappresentata dall’impiego dei braccetti della difesa a 3, cruciali sia in fase difensiva che offensiva. Bastoni e Pavard riescono a sfruttare gli spazi tra le linee e sugli esterni per creare nuove trame offensive. Così facendo, l’Inter guadagna maggior ampiezza in campo e tiene occupate le maglie della difesa avversaria, che si ritrovano ulteriormente messe in difficoltà dai movimenti senza palla.

Un altro nodo cruciale del gioco proposto da Inzaghi riguarda i tagli degli esterni di centrocampo, Dimarco e Darmian, verso la zona centrale del campo, e l’idea di attaccare costantemente la profondità alle spalle delle difese avversarie. Oltre ai sopraccitati braccetti difensivi, l’Inter può fare affidamento sulla capacità di Thuram di attaccare in velocità la profondità, e sul capitano Lautaro Martinez, abile ad arretrare il suo raggio d’azione per attirare su di sé l’attenzione delle difese avversarie.

Una questione di … equilibrio

Tra le ricette della seconda stella dei nerazzurri vi è inoltre l’idea di trovare sempre un equilibrio tattico in ogni singola situazione che vede un giocatore sganciarsi rispetto alla propria posizione iniziale. Una delle situazioni più ricorrenti è rappresentata dall’interscambiabilità dei ruoli a centrocampo, con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan disposti a scambiarsi le proprie posizioni in campo quando il gioco lo richiede.

Tutti questi fattori, insieme alla straordinaria efficacia offensiva negli ultimi 25 metri, alla solidità difensiva individuale e collettiva, e all’affidabilità del portiere Sommer, hanno determinato un successo storico per l’Inter di Inzaghi. La squadra ha potuto ipotecare lo scudetto con ben cinque giornate di vantaggio, vincendolo di fronte agli acerrimi rivali del Milan.

Foto: Imago.

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