Speciale precampionato
Come insegnare ai bambini dell’attività di base, e non solo, a gestire e trovare le soluzioni ideali per questa situazione di gioco.
Se il 2>2 è definito, in chiave difensiva, come l’atomo della zona, il 2>1 costituisce l’unità fondamentale della collaborazione e della strategia in fase di possesso. Infatti, migliorare l’abilità dei propri giocatori nell’interpretazione delle situazioni semplici, in superiorità numerica, diventa il presupposto indispensabile per un visibile aumento della qualità di gioco collettiva. Non sorprendetevi, poi, se in questo articolo si parlerà direttamente e implicitamente di tattica, individuale e collettiva, anche in relazione alle categorie più piccole. Infatti, la tattica interviene sempre ogni volta che si deve prendere una decisione. C’è tattica in qualunque attività che presupponga il confronto con un avversario: pensate semplicemente al gioco popolare “bandiera”. Il giocatore deve capire se afferrare il fazzoletto e scappare, oppure fintare e attendere la mossa dell’avversario. Il problema, dunque, non è tanto discutere di tattica, ma le modalità e soprattutto i contenuti da proporre alle varie fasce d’età. Nel caso del 2>1 quando si può iniziare? Sicuramente non prima di aver lavorato, coi più piccoli soprattutto, sul tema del duello e dell’1>1, in entrambe le fasi, con tutte le implicazioni gestuali e tecniche del caso. In seguito, si può incominciare a introdurre la collaborazione offensiva, facilitata dalla superiorità numerica. Indicativamente, dal secondo anno dei Pulcini. Ciò non toglie che alcuni principi possano e debbano essere ripresi e perfezionati anche nelle categorie Esordienti e oltre.
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