Speciale 6-10 anni – BAMBINI E GENITORI NEL PALLONE

Speciale 6-10 anni – BAMBINI E GENITORI NEL PALLONE

Il rapporto genitori, figli e allenatore, spesso, nel calcio non è di facile gestione. L’importanza del divertimento, del rispetto dei ruoli e di perseguire un obiettivo comune: il benessere del bambino. Le 11 regole.

Ho avuto la fortuna di crescere professionalmente con uno dei più grandi coach italiani di basket di tutti i tempi, Sandro Gamba. Uno dei concetti più belli e importanti che ho imparato da lui sui giovani si riassume in questa frase che citava spesso: “Togliete il divertimento allo sport e toglierete i bambini dallo sport”. Il divertimento è una delle leve motivazionali di crescita e apprendimento fondamentali, che troppo spesso viene messo in secondo piano, soprattutto in ambito sportivo. Divertirsi è una cosa seria, vuol dire fare al meglio il proprio dovere, concependo l’allenamento e la partita come un’opportunità di cambiamento e una sfida, con la consapevolezza che la prestazione, in un’ottica evolutiva, è molto più importante del risultato, che può avere un’infinità di variabili. Variabili che non dipendono solo da come un bambino/ragazzo gioca. Quello che mette a disagio un giovane atleta non è la sconfitta (o il brutto voto a scuola, ad esempio) in quanto tale, ma il fatto che spesso noi adulti (genitori, allenatori, insegnanti) facciamo percepire quella sconfitta come un fallimento personale.

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