Programmare l’attività, valutare i giocatori, creare i presupposti per “fare gruppo” e stabilire gli obiettivi tecnico-tattici e fisici: questi i punti principali per non commettere errori nel periodo di preparazione coi giovani.
Organizzare nel modo migliore la fase di inizio attività con Esordienti, Giovanissimi e Allievi significa gettare la basi per la futura stagione. Non parliamo certo di quelle fisiche o prestative come può essere per gli adulti, ma principalmente della formazione del gruppo, dell’insegnamento delle componenti tecnico-tattiche (che deve proseguire per tutta la stagione) e della conoscenza/valutazione dei vari membri della squadra. Il periodo ha una durata variabile secondo le categorie, le esigenze societarie, la disponibilità dei ragazzi. Indicativamente può durare dai 14 ai 28. Di seguito, 10 consigli per lavorare al meglio.
IL DECALOGO
1 Il precampionato rappresenta il momento ideale per creare i presupposti necessari al miglioramento delle molteplici componenti della prestazione (tecnico-tattiche e fisico-atletiche). Il vantaggio principale della fase iniziale della stagione è rappresentato dalla maggior disponibilità di tempo. Attenzione, però, a rispettare una logica che tenga conto di una gradualità nella programmazione degli obiettivi stagionali.
2 Conoscere i giocatori: ecco uno degli obiettivi principali di questa fase. Sarebbe utile arrivare al raduno avendo delle in- formazioni più o meno approfondite dei giocatori (in caso di nuovi elementi o di una nuova squadra): possono aiutare, ad esempio, una scheda tecnica stilata dal responsabile tecnico, la relazione del- l’allenatore precedente e un colloquio con i vari ragazzi e i genitori per centrare questo obiettivo, toccando tematiche anche non strettamente correlate al campo (situazione scolastica, alimentazione…).
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