Sì, a settembre non riaprono soltanto gli istituti scolastici, ma anche i “campi” per tutte le categorie dell’attività di base (Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti). Quelli del cosiddetto settore “scuola” calcio. Per qualcuno è la “prima volta”, per altri il prosieguo di quanto terminato a giugno. Secondo quanto indicato dai report federali, però, circa i due terzi di coloro che giocano nei Pulcini non arrivano a farlo negli Allievi. Un numero incredibile, se ci pensiamo bene. E questo deve fare riflettere. Secondo voi, a prescindere da quei casi in cui il bambino/ragazzo decide di cambiare sport a prescindere, quanto incide per questi abbandoni la professionalità degli allenatori? Quanto le giuste motivazioni che devono saper trasmettere? Quanto la ricerca del risultato fin da piccoli? Quanto l’organizzazione societaria? Tutti questi aspetti devono essere tenuti in considerazione da coloro che sono a contatto con i più piccoli, siano essi allenatori, preparatori, responsabili e dirigenti di società.
La figura dell’istruttore, poi, è fondamentale: deve essere un educatore specializzato, una persona che sia in grado di coinvolgere ed entusiasmare i giovani giocatori. Deve saper trasmettere passione e amore per il calcio, deve essere un “motivatore”. Non solo: alla base di tutto ci sono le competenze tecniche, tattiche, legate alle aree di crescita del bambino, psicologiche… e l’aggiornamento costante. Bisogna stare al passo coi tempi: ogni generazione è diversa da quella passata ed è necessario tenerne conto.
Anche le Società hanno un ruolo importante: oltre a mettere a disposizione strutture idonee, devono saper scegliere i tecnici migliori e organizzare un percorso per i piccoli che si presentano al campo. Un percorso da condividere con i genitori, facendo passare il messaggio che il bambino a questa età pensa principalmente a divertirsi e a giocare, non a essere un campione. E se avrà doti uniche, oltre la media, sicuramente qualcuno se ne accorgerà. Non abbiate fretta, quindi!
Detto questo sull’inizio attività delle prime fasce del settore giovanile (a tal proposito trovate un importante speciale a partire da pagina 92), su questo numero, come promesso, vi sono le ultime sintesi delle relazione del Master 2017 organizzato dalla nostra rivista. Si tratta di articoli veri e propri, che illustrano aspetti particolari dell’allenamento calcistico, sia per i giovani sia per le prime squadre e approfondiscono particolari che possono tornare utili a tutti gli allenatori.
Infine, prima di augurare a tutti un’ottima stagione, concludo citando l’intervista a Cristian Bucchi, che abbiamo raggiunto a Sassuolo: ci ha spiegato l’approccio alla nuova realtà e i suoi princìpi di gioco. Sono convinto che mostrerà, come a Perugia, le sue qualità.