Preparazione fisica – Il metodo isoinerziale

Preparazione fisica – Il metodo isoinerziale

Una moderna metodologia di allenamento per allenare in modo specifico la forza del calciatore. Il funzionamento delle macchine e quattro sedute di allenamento.

L’allenamento isoinerziale è quella metodica che fa uso di macchine nelle quali la resistenza è generata da una massa posta in rotazione. È così definito perché l’atleta lavora contro la sua forza di inerzia (che si oppone al movimento). Le prime macchine di questo tipo furono ideate nel 1994 da Hans Berg e Per Tesch del Karolinska Institutet di Stoccolma, come contromisura all’atrofia negli astronauti durante lunghe permanenze nello spazio. I primi dispositivi commerciali sono stati prodotti dalla svedese Yoyo Technology degli stessi Berg e Tesch, seguita dalle americane VersaPulley e, negli ultimi anni, da molte altre aziende che si sono ispirate a queste.
Tali macchine possiedono un albero sul quale è calettata (“montata”) la massa posta in rotazione durante l’esercizio: parliamo di uno o più dischi o di volani (Yoyo Technology, kBox, Desmotec) o di una serie di masse attorno a un asse conico (VersaPulley, FlyConPower, ConoSquat, Inerxial). Sull’albero è avvolta una cinghia o corda che, tirata durante la fase concentrica (CON) dell’esercizio, accelera il volano immagazzinando energia cinetica. La lunghezza della corda è regolata per essere completamente svolta alla fine della fase CON nel momento in cui il volano, continuando a ruotare, la riavvolge. L’atleta, quindi, oppone una forza frenante eccentrica (ECC), che lo rallenta fino al suo arresto completo, con la corda nuovamente avvolta, iniziando la ripetizione successiva.

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