20° Giornata – I numeri hanno detto che…

20° Giornata – I numeri hanno detto che…

La 20a giornata di Serie A è stata l’ultima prima della sosta e ha dato inizio al girone di ritorno. Il Napoli continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo l’Hellas Verona al San Paolo, ma la Juventus non molla ed esce con i tre punti dalla difficile trasferta in terra sarda, vincendo di misura contro il Cagliari. Dietro la lotta si fa sempre più accesa: l’Inter non sa più vincere (solo 3 pareggi e 2 sconfitte nelle ultime 5 partite) e pareggia contro la Fiorentina, la Lazio espugna Ferrara grazie ai 4 gol di Immobile e supera la Spal, la Roma non riesce ad uscire da questo periodo difficile e incappa nella sconfitta casalinga subita contro l’Atalanta. Il Torino di Mazzarri vince e convince, ottenendo un ottimo risultato ai danni del Bologna. Il Milan supera, grazie alla prima rete di Bonucci in magli rossonera, il Crotone, mentre tra Chievo e Udinese non si è andati oltre uno scialbo pareggio. Importantissima è la vittoria ottenuta dal Genoa nello scontro diretto con il Sassuolo, ma ancor più considerevole e, per certi versi inaspettata, è la seconda vittoria consecutiva del Benevento che al “Ciro Vigorito” sconfigge la Sampdoria, ormai non più in grado di mantenere il ritmo di inizio campionato (4 punti nelle ultime 8 partite).

L’analisi attraverso i numeri, forniti da INSTAT SCOUT, ci permette di sottolineare alcune voci relative agli incontri disputati durante lo scorso weekend.

Il Napoli riesce ad avere la meglio dell’Hellas Verona e ottiene la 4° vittoria consecutiva. L’undici di Sarri ha dominato la partita, classificandosi primo per possesso palla (65%), passaggi totali (827), passaggi chiave riusciti (25), tiri (23), palloni recuperati (77) e terzo per contrasti bassi vinti (56%). La prova degli azzurri è senza dubbio suggellata dai numeri che sottolineano la superiorità dei partenopei in questa partita e confermano la bontà dei risultati ottenuti fino a questo punto. La squadra di Pecchia, ex della partita (era vice allenatore ai tempi di Benitez), subisce la forza dell’avversario, tenta di contrastarla intercettando 66 palloni (terza in questa graduatoria) ma perde molti palloni (82), figurando prima in classifica.

Il Milan (2 vittorie nelle ultime 8 partite) ha sconfitto di misura il Crotone, disputando una partita che, dal punto di vista dei numeri, si è dimostrata decisamente valida. L’undici di Gattuso è risultato primo per possesso palla (65%) e corner calciati (14), secondo per passaggi totali (653) e passaggi chiave riusciti (22), ma anche per falli commessi (17) e terzo per tiri (20) e palloni recuperati (65). La squadra di Zenga ha provato ad arginare i rossoneri interrompendo il gioco con falli (16, terza in graduatoria) senza però riuscire ad ottenere un risultato positivo, che la obbliga a sostare ancora al 18° posto, in zona retrocessione.

La Roma perde contro l’Atalanta e lo fa in casa, giocando il secondo tempo in superiorità numerica. L’undici di Di Francesco è primo per cross effettuati (33), secondo per possesso palla (64%) e corner calciati (12) e terzo per passaggi totali (608) e contrasti aerei vinti (62%). La squadra di Gasperini invece non compare ai primi posti di nessuna delle classifiche che analizziamo, ma nonostante questo, è in grado di portare a casa i tre punti superando le difficoltà dettate dall’espulsione subita. I numeri certificano senza dubbio una prova di quantità della squadra giallorossa, che però non viene supportata da una qualità tale da permettere di recuperare la partita e ribaltare il risultato.

La Fiorentina nei minuti finali riesce ad agguantare un meritato pareggio contro l’Inter. La squadra di Pioli ha messo in difficoltà i nerazzurri creando non pochi problemi. I viola sono risultati secondi per cross effettuati (31) e tiri (22) e terzi per passaggi chiave riusciti (12). La squadra di Spalletti ha subito molto l’iniziativa dei padroni di casa e ha tentato di ribattere utilizzando una delle sue qualità: la difesa. Infatti l’undici meneghino si è classificato al primo posto per contrasti bassi vinti (59%), ma ciò non è stato sufficiente a guadagnare i tre punti al “Franchi”.

La partita del “Ferraris” tra Genoa e Sassuolo rappresentava un’importante sfida in chiave salvezza. I rossoblù con la vittoria hanno potuto raggiungere la compagine avversaria a quota 21 punti, che al momento vale il 14° posto in classifica. La squadra di Iachini ha giocato ricercando il dribbling (25 riusciti, prima) e i cross (28 quelli effettuati, terza), ha lavorato molto sull’intercettamento (74 palloni intercettati, seconda), ma ha anche commesso diversi falli (16, terza) e perso molti palloni (76). Di contro l’undici di Ballardini è stato in grado di classificarsi al secondo posto per palloni recuperati (69) e al primo per quelli intercettati (78), commettendo anche il terzo numero più alto di falli (16). Una partita giocata con molta intensità da entrambe le compagini, talvolta in maniera poco lucida, come pronosticabile alla viglia dato che la delicata posizione in classifica delle due squadre presupponeva di concentrarsi anzitutto sul risultato.

Il Benevento senza apparire in maniera prepotente nelle nostre statistiche riesce ad avere la meglio di una squadra certamente di caratura superiore come la Sampdoria. Sulle ali dell’entusiasmo della prima vittoria conquistata in Serie A la squadra di De Zerbi riesce nell’impresa di battere i blucerchiati, classificandosi al secondo posto per dribbling riusciti (24) e contrasti bassi vinti (58%). Una prestazione di qualità e quantità che permette di ritrovare fiducia all’ambiente campano e rischia di creare problemi ad una squadra, quella genovese, che non riesce più a stupire come all’inizio del campionato.

Cambia l’allenatore e il Torino torna alla vittoria casalinga che mancava da quattro partite. A farne le spese il Bologna (4 sconfitta nelle ultime 5 partite). La squadra di Mazzarri, sedutosi sulla panchina granata solo da pochi giorni, si classifica al terzo posto per possesso palla (60%), palloni recuperati (65) e dribbling riusciti (22). I rossoblù si fanno notare solamente per i palloni persi (75, terzi).

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