1>1 a zone con sostegno
Mantenendo la stessa struttura vista in precedenza, aumentiamo la complessità aggiungendo un giocatore che difende frontalmente e un sostegno a supporto dell’attaccante. Il giocatore rosso (A1 – figura 3) dà il via al gioco quando il suo compagno rosso (A2) e quello giallo (D) sono posizionati all’interno dei due quadrati delimitati dai cinesini colorati. A1, partendo dal cinesino rosso, esegue una conduzione tra i 4 segnacampo gialli, mentre A2 e D effettuano in contemporanea 4 rapidi spostamenti sui 4 cinesini di colore diverso che delimitano i propri quadrati (giallo-rosa-rosso-verde). Una volta che i tre giocatori hanno svolto il loro compito, A1 gioca palla nel triangolo di ricezione blu a A2 che va incontro alla palla, mentre D entra in zona 3 a difendere. A questo punto, A1 diventa compagno di A2, rimanendo sempre a sostegno. I due calciatori quindi non possono mai trovarsi a giocare nella stessa zona.
3>1 in costruzione
Si dispongono i giocatori come in figura 4: un portiere difende la porta, 2 difensori (rossi) sono disposti uno a destra e uno a sinistra dell’estremo difensore e un attaccante (giallo) è in possesso frontalmente al portiere a circa 20 metri di distanza. Il giallo parte in conduzione fino al cinesino giallo al centro del campo per poi servire il portiere e attaccarlo. Questo gestisce la sfera e dà il via a un 3>1 in costruzione,
una situazione che i bambini ritrovano molto spesso in partita. Il portiere funge da sostegno ai due difensori rossi che devono trasmettersi la sfera senza farla intercettare al giallo, con l’obiettivo di segnare in una delle due porticine laterali. Se il giallo ottiene il possesso deve segnare nella porta grande.
Varianti: inserire un secondo giallo e un centrocampista rosso per sviluppare un 4>2; togliere le due porticine e mettere una linea di meta per stimolare la conduzione e la conquista di campo.
3>2 + 1>1
I 3 giocatori rossi in zona 1 (figura 5) si passano la palla con l’obiettivo di non farla intercettare ai due elementi gialli e di trasmetterla al proprio compagno in zona 2. Questo, completamente libero da marcatura, ha un solo controllo a disposizione per orientare la palla nella direzione della porta avversaria
(attenzione alla postura corretta in ricezione). Una volta raggiunto il rosso in zona 2, tale allievo affronta il difensore giallo che può entrare a difendere in zona 3 solo nel momento in cui la palla sta per essere trasferita dai tre rossi in zona 1 al compagno libero. In zona 3, quindi, si sviluppa una situazione semplice di 1>1 frontale per la conclusione a rete. Una volta che la palla è in questo spazio, i primi giocatori possono cominciare a sviluppare una nuova azione.
Varianti: inizialmente si può eseguire un 3>1 in zona 1 per facilitare le giocate ai tre rossi; se il “gioco a muro” o il concetto di “sostegno” sono già stati spiegati, si può chiedere al giocatore in zona 2 di eseguire uno o l’altro se dovesse ricevere una palla spalle alla porta; successivamente si può domandare a un giocatore della zona 1 di accompagnare l’azione per creare la superiorità numerica.
Autore: Riccardo Leone.